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lunedì 27 febbraio 2017

Di okra e altri ingredienti...

Sono stata contattata, nei giorni scorsi, da una realtà unica che sta sviluppando un progetto di food per capire se potevano nascere collaborazioni trasversali.

Ora, sul nascere collaborazioni stiamo valutando, ma intanto mi ha dato l'opportunità di conoscere una storia molto bella e interessante.

Si tratta di un progetto di inclusione dedicato ai nuovi migranti/richiedenti asilo.
Si tratta di un progetto che mette il cucinare al centro di una rete di comunicazione, che insegna la cucina, ma non solo fine a se stessa e cioè al nutrimento del corpo, ma anche un'attenzione all'estetica, agli ingredienti e alla presentazione.

Si tratta di  Kambafood .

Il passo successivo è stato essere invitata a passare una mattinata in cucina durante lo svolgimento del corso, ed è stato davvero stimolante. 

Ho avuto l'occasione di assaggiare ingredienti mai visto (in primis il succo di Baobab) e poi tutta una serie di rivisitazioni fatte dalla chef  (Carla) che propongono l'uso degli ingredienti dell'Africa "Nera" cioè di quegli stati che non affacciano sul Mediterraneo quelli dell' "Hic sunt leones" per intenderci.
Ho assaggiato bocconi di platano con ripieno di pollo, focaccine alla farina di manioca con arachidi, muffin al baobab, il tutto raccontato, in un italiano un po' stentato, dai ragazzi che partecipano al corso.

Tra i vari ingredienti mi hanno colpito gli okra, che già conoscevo come ingredienti della cucina Cajun che è quella degli Stati del Sud degli USA che, guarda un po', hanno, in effetti un forte collegamento proprio con l'Africa e gli schiavi che qui venivano deportati per lavorare nelle piantagioni. 

Gli okra li avevo già visti/assaggiati/cucinati e archiviati, ma mi è venuta voglia di riutilizzarli, anche perché si trovano senza probelmi al mercato sotto casa. 

E dunque, mi sono cimentata in un piatto facile, facile.

L'okra fritto, pastellato e fritto.






Ingredienti
(per 2 persone)

okra 500 g
farina 00 4 cucchiai da minestra
farina di riso 4 cucchiai da minestra
birra fredda 15 cl
olio di semi di arachide 1 l

Preparazione
pulire gli okra togliendo la parte del picciolo
mescolare le farine
unire la birra
mescolare bene
unire gli okra
portare in temperatura l'olio 
friggere, poco per volta, gli okra passati nella pastella
passare su carta assorbente 
aggiungere un pizzico di sale


Attenzione! Gli okra si conservano molto poco, una volta acquistati vanno consumati nel giro di un paio di giorni. 
Se cucinati in altro modo vanno lasciati a bagno almeno mezz'ora per diminuire la mucillagine che li caratterizza.




















venerdì 3 giugno 2016

Pomodori verdi fritti senza la stazione del treno.

A parlare di pomodori verdi fritti viene subito in mente il bel film di Jon Avnet, il film è del 1991, cioè un bel 25 anni fa, e credo sia stata la prima volta che ho avuto a che fare con questa ricetta, con questa idea di friggere i pomodori verdi. Poi ho scoperto che c'è  anche chi ci fa la mostarda, ma questa è un altra storia.
A dirla tutta, non credo neanche che la ricetta del film sia questa, ma diciamo che è una mia interpretazione, forse più legata alla tradizione mediterranea che non a quella degli Stati del Sud (USA). 
Detto questo, però, non si può non pensare a Idgie e Ruth quando si mangiano. 
(Towanda!) 


Ingredienti
(per circa 3 porzioni)

pomodori verdi circa 500 g
uova 2
pangrattato 300 g
farina di riso 130 g
olio di arachidi qb
sale

Preparazione

tagliare a fette spesse circa mezzo cm i pomodori
passarli nella farina di riso
passarli nell'uovo
passarli nel pangrattato
farli friggere il abbondante olio caldo
farli asciugare su carta assorbente
salarli 

Ps io mi sono trovata bene con pomodori "cuore di bue" che hanno una bella polpa soda e pochi semi, ma essendo verdi, cioè acerbi, probabilmente anche altre tipologie vanno bene. 





mercoledì 7 agosto 2013

Vespa Fud Tour.. Quasi ci siamo!

Manca ancora qualche giorno alla partenza, ma adesso, avendo aperto la pagina FB (https://www.facebook.com/pages/Vespa-Fud-Tour/145612472312793?ref=hl) la questione è proprio ufficiale!
Il 20 agosto si parte verso Napoli! 
Più o meno ho sbrigato tutte le faccende arretrate ( pagare bollette, multe - sigh - affidare l'innaffiatura delle piante, fare gli ordini per la riapertura...). Adesso devo concentrarmi sul viaggio, preparare il mezzo e il bagaglio... Già il bagaglio.. Sto raccogliendo quello che mi può servire in un cumulo sul divano.. Poi dovrò fare una selezione e una prova "Valigia" che valigia non sarà, ma una semplice borsa, protetta, per la pioggia, da un bel sacco tipo spazzatura! 
Ma dovrò pensare anche a posizionare una piccola sezione di oggetti facilmente raggiungibili come: occhiali da sole, batterie della macchina fotografica, pantaloni antipioggia.. E non so che altro, però cercando di mantenere il più possibile compatto e saldo il tutto.. Insomma, mica facile! 
Ieri poi ho avuto anche un bell'incontro che aiuterà molto la comunicazione; è stato piacevole, ho organizzato un piccolo pranzo-picnic per poche persone, e mi sono divertita a cucinare senza particolari "paletti", cioè ho preparato piatti che avevo voglia di mangiare, molti piatti, poi, sono già stati pubblicati qui sul blog, ma altri invece sono stati un'esperimento, come i "Pomodori verdi fritti", che è da quando ho visto il film (che è uscito nel 1991!!) che voglio provare a farli..
Ho cercato la ricetta, ma poi ho fatto la mia versione!! 

E adesso eccovi la ricetta:


Pomodori verdi fritti 




ingredienti per 4 persone

3 pomodori verdi (o comunque il più acerbi e sodi possibile)
2 uova
100 g di pangrattato
100 g di farina di mais ( fioretto)
olio di semi di arachidi qb
sale e pepe


- tagliare a fette di circa circa mezzo cm i pomodori
- disporre le fette su carta da cucina in modo da levare l'acqua
- mescolare la farina con il pangrattato
- sbattere le uova
- passare le fette nell'uovo e poi ne pangrattato
- friggere in abbondante olio caldo
- aggiustare di sale e pepe
- servire subito






domenica 19 giugno 2011

Mercato della Terra - giugno-

Ci siamo anche noi, di nuovo!
Abbiamo saltato l'edizione di maggio, per questioni tecniche, Largo Marinai d'Italia era pluri-utilizzata da altri eventi come il raduno degli alpini, e anche da delle giostre. Quindi era stata organizzata una versione un pò ridotta. Noi tra l'altro proprio quel we avevamo parecchi lavori e ci è andata bene così...Ma ieri invece c'eravamo!
Eccome, anche noi a festeggiare i 25 anni di Slow Food con qualche goccia di pioggia ma poi il sole, con la musica, i brindisi e un piatto specialissimo!
Le verdure (zucchine, melanzane, cipolle, foglie di basilico) pastellate e fritte!
La ricetta veramente l'ho già scritta alcuni post fa, ma posso ripetermi.... ? Per chi non è stato attento.







Verdure pastellate e fritte




ingredienti per 6 persone


zucchine 3 
melanzane 2 
cipolle 
foglie di basilico 20 
farina di riso 150 g
farina di grano 00
uova 3
birra 1 lattina
olio di semi di arachide 1,5 l


- tagliare le zucchine e le melanzane a "bastoncino"
- tagliare le cipolle ad anello e dividere tutte le fette
- pulire le foglie di basilico con uno strofinaccio leggermente inumiditi (non lavare  sotto l'acqua!)
- in una ciotola mescolare le farine
- aggiungere le uova e la lattina di birra
- se la pastella risulta troppo densa aggiungere ancora 1/2 lattina di birra
- mescolare bene in modo da levare tutti i grumi
- lasciar riposare la pastella per 1/2 ora
- scaldare l'olio
- passare le verdure nella pastello in modo che ne siano completamente ricoperte e metterle nella padella con l'olio bollente 
- procedere fino ad esaurimento delle verdure
- mangiare subito (anzi prima di aver finito di friggere!)





















martedì 24 maggio 2011

Fritto!!Fritto!!

Certo, non è molto sano, non bisogna abusarne, però è davvero buono
La cosa importante è che sia veramente "espresso" cioè che qualcuno (di solito io) si "sacrifichi" alla permanenza in cucina...Che non è così male poi, si assaggia tutto prima!
Cosa si può friggere? Tutto, veramente di tutto.
Di solito, quando scaldo l'olio preparo almeno 2/3 tipologie di fritture: qualcosa con il pangrattato (tipo le mozzarelle in carrozza), qualcosa con la pastella (verdure e fiori) e anche qualcosa di solo infarinato (acciughe)...
Attenzione a non friggere insieme le diverse tipologie, è meglio preparare più pentole.
Questa è la ricetta per una pastella nella quale si può immergere veramente di tutto, io di solito la uso per le zucchine, le melanzane e gli anelli di cipolla!....Ma anche i fiori di glicine e di acacia!


Pastella universale




Ingredienti:


farina di riso 150 g
farina 00 150 g
birra fredda 1 lattina
uova 3




- mescolare le uova con la farina
- aggiungere la birra e mescolare in modo da togliere tutti i grumi
- se dovesse risultare troppo liquida aggiugere ancora un pò delle 2 farine
- lasciar riposare almeno mezz' ora
- immergere le verdure tagliate sottili e friggerle in olio bollente