L'arte è sempre interessante, o forse è interessante cercare di capirla e mangiandola si capisce anche di più!
Cene
d’artista
a
cura della
Cucina dei
Frigoriferi Milanesi
in
collaborazione con Open Care
Mercoledì 6 febbraio, ore 20,00
La Cucina dei Frigoriferi Milanesi - via Piranesi, 10
Bianco
Mangiare
in
onore di Piero
Manzoni
Unire
l'arte alla buona cucina,
questo è l'intento di Cene
d'artista,
la rassegna di eventi gastronomici ispirata al lavoro di grandi
artisti italiani del secolo scorso legati a Milano.
La
rassegna è ideata dalla Cucina
dei Frigoriferi Milanesi con
la collaborazione di Rosalia
Pasqualino
di
Marineo,
curatrice della Fondazione
Piero Manzoni e Open
Care
– Servizi per l’arte. Ad
inaugurare il ciclo, mercoledì
6 febbraio alle
20,00 è
un omaggio a Piero
Manzoni,
a cinquant'anni esatti dalla sua prematura morte.
Il
geniale artista – nato a Soncino in provincia di Cremona, ma
cresciuto a Milano - viene omaggiato attraverso un percorso di
sapori creato ad
hoc dalla
chef Antonietta
Pasqualino di Marineo.
Il menù si intitola
Bianco
Mangiare
per
ricordare
gli
Achromes,
le candide tele con gesso, caolino, polistirolo, michette e molti
altri materiali che Manzoni realizza dal 1957 al 1963.
La
performance
gastronomica
– intervallata da brevi letture di testi dell’artista -
passa
da una
Tela grinzata di pasta con crema di cavolfiore
ai Sassi
e caolino di vitello e patate,
mentre il classico Pane
e salame
delle inaugurazioni a Brera, verrà rivisitato e sostituto dal
candido lardo. A seguire le Radici
amare di Soncino
per creare un sapido contrasto con i Batuffoli
di zucchero.
Le
cene si svolgono in via Piranesi 10, il costo a persona è di 50 Eu,
comprensivo di bevande. La prenotazione
è obbligatoria
allo 02 73 98 245.
Sempre
il 6 febbraio alle 18 nella Sala
Carroponte
dei Frigoriferi
Milanesi
(via Piranesi 10) la Fondazione
Piero Manzoni
presenta le iniziative per i 50 anni dalla morte dell’artista. Si
parlerà della grande mostra che verrà allestita prima a Francoforte
poi, in autunno, a Palazzo Reale con il suo curatore Martin
Engler,
della prima biografia di Piero Manzoni scritta da Flaminio
Gualdoni,
e del film documentario di Andrea
Bettinetti.
Non mancherà un ricordo personale dell’artista delineato dalla
sorella, Elena
Manzoni di Chiosca e
dall’amico e artista
Agostino Bonalumi.
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